Il numero uno al mondo, Jannik Sinner, sembrava avviato verso l’ottavo titolo della sua straordinaria stagione, prima che una malattia lo costringesse al ritiro dal Masters di Parigi. L’italiano ha vissuto un finale d’anno da favola, mettendo a segno ben 25 vittorie nelle ultime 26 partite, con l’unica sconfitta subita contro Carlos Alcaraz in una battaglia epica al Beijing Open, persa solo al terzo set.
Sinner ha anche avuto l’occasione di mettere in mostra tutto il suo potenziale sconfiggendo Novak Djokovic due volte nel giro di un mese: prima al Masters di Shanghai e poi al torneo-esibizione Six Kings Slam. Questi risultati di altissimo livello hanno fatto capire senza ombra di dubbio che Sinner è ormai una presenza consolidata e temibile nel panorama tennistico mondiale.
Il 2024 è stato l’anno della definitiva consacrazione per il tennista italiano: i suoi primi due titoli del Grande Slam lo hanno consacrato come uno dei migliori giocatori sui campi in cemento del circuito ATP. Con uno stile di gioco aggressivo e un controllo della partita che ricorda i grandi campioni, Sinner ha raggiunto un livello di solidità e continuità che pochi possono vantare.
Tuttavia, dopo un periodo intensissimo di tornei e viaggi, la sua salute ha finito per risentirne, obbligandolo a un riposo forzato. Con l’ATP Finals e la Coppa Davis all’orizzonte, Sinner ha deciso di ascoltare il suo corpo e prendersi il tempo necessario per recuperare le energie, in vista di un ultimo, decisivo sprint di fine anno. La sua presenza nelle finali a Torino, soprattutto, è attesissima dai tifosi italiani, ansiosi di vederlo brillare nel suo paese d’origine e continuare la sua corsa straordinaria.
**Brad Gilbert propone un cambiamento regolamentare dopo il ritiro di Sinner**
Dopo il ritiro di Sinner, il suo avversario designato, il “Lucky Loser” (ripescato) e speranza francese Arthur Cazaux, ha avuto accesso diretto al turno successivo senza nemmeno dover disputare il match. Questo tipo di situazione ha riacceso la discussione sulle modalità di gestione dei tornei, in particolare in casi di ritiri tardivi di giocatori di alto livello. È qui che l’ex allenatore e noto commentatore Brad Gilbert ha proposto una possibile modifica alle regole dell’ATP.
In un commento su X (ex Twitter), Gilbert ha scritto: “Cambierei il regolamento nei tornei ATP. Quando un giocatore testa di serie si ritira, anche a tabellone già iniziato, come nel caso di Sin City [Sinner], invece di lasciare che il Lucky Loser passi direttamente al secondo turno, inserirei un giocatore classificato tra il 9° e il 16° posto, che non ha ancora giocato, in quella prima posizione. In questo modo si garantirebbe un equilibrio maggiore al tabellone.”
La proposta di Gilbert risponde a un’esigenza di equilibrio che potrebbe migliorare l’esperienza competitiva del torneo, dando al tabellone una maggiore linearità e coerenza, anche nel caso di rinunce da parte delle teste di serie. Sebbene l’idea sembri avere un suo senso, la sua realizzazione pratica potrebbe non essere così semplice: cambiare una struttura consolidata richiede il consenso di diverse parti coinvolte, e l’ATP potrebbe non ritenere questo problema sufficientemente rilevante da giustificare una modifica regolamentare.
**Le nuove regole del tennis dividono i fan e i giocatori**
La proposta di Gilbert è solo l’ultima in una serie di cambiamenti e suggerimenti che stanno suscitando reazioni contrastanti nel mondo del tennis. L’ITF, la federazione internazionale di tennis, ha recentemente annunciato l’introduzione del coaching off-court a partire dal 2025, suscitando una dura opposizione da parte di molti fan e giocatori di alto profilo, i quali temono che questa modifica possa snaturare lo spirito stesso del gioco.
Tra i critici c’è anche Denis Shapovalov, noto per le sue opinioni schiette, che ha definito “triste” la nuova regola, sottolineando come essa rischi di rendere superflua una delle caratteristiche fondamentali del tennis: la capacità di risolvere i problemi autonomamente durante il match, senza interventi esterni. Il coaching fuori campo, secondo i detrattori, potrebbe ridurre la tensione e la strategia individuale che da sempre caratterizzano questo sport.
Anche la decisione di Wimbledon di eliminare i giudici di linea, dopo ben 147 anni di storia, è stata accolta con disappunto da una parte dei fan più tradizionalisti, che vedono in questa scelta un allontanamento dall’essenza originale del gioco. La tecnologia, secondo i critici, sta progressivamente sostituendo l’elemento umano, alterando l’equilibrio tra modernità e tradizione che ha reso il tennis uno sport unico.
Mentre i suggerimenti di Gilbert possono sembrare logici, è probabile che l’ATP non prenderà alcuna decisione immediata riguardo alla gestione dei tabelloni. Il tennis, nonostante sia in costante evoluzione, rimane radicato in una serie di regole e strutture che potrebbero essere viste come difficili da modificare. Inoltre, il ritiro di un giocatore di alto livello, sebbene sfortunato per i fan e per l’evento, non è un evento raro, e la soluzione proposta da Gilbert potrebbe non essere considerata una priorità assoluta.
In ogni caso, il ritiro di Sinner dal torneo di Parigi rappresenta un momento importante per riflettere sul delicato equilibrio tra l’intensità del calendario tennistico e la necessità per i giocatori di mantenere la propria forma fisica. Come ha dimostrato Sinner, la capacità di riconoscere i segnali del proprio corpo e di sapere quando prendersi una pausa è essenziale per una carriera di successo e di lunga durata nel circuito. Ora, i suoi fan attendono con trepidazione il suo ritorno in campo, pronti a sostenerlo nei prossimi appuntamenti cruciali.