Jannik Sinner reagisce durante un match allo Shanghai Masters.
**Didascalia immagine**: Da quando ha fallito due test antidoping, Jannik Sinner è diventato il numero uno del mondo nel tennis maschile e ha vinto il suo secondo titolo del Grande Slam agli US Open.
L’italiano Jannik Sinner ha vissuto la stagione più di successo – e movimentata – della sua carriera, dominando il tennis maschile mentre il caso che indaga sui suoi due test antidoping falliti continua a far discutere.
L’attuale campione degli Australian Open e degli US Open, che ha vinto il suo settimo titolo stagionale a Shanghai domenica, è risultato positivo al clostebol a marzo.
Un panel indipendente, a cui il caso è stato presentato dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA), ha accettato che non vi fosse “colpa o negligenza” da parte del 23enne Sinner.
Il panel ha dichiarato che il numero uno del mondo ha fornito una spiegazione “credibile” e che poteva continuare a giocare.
Tuttavia, la decisione secondo cui Sinner non avrebbe colpa è stata contestata dall’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada), che ha presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Cas).
Non è stata fissata una data per l’udienza.
“Qualunque cosa accada, spero solo che venga risolta il prima possibile”, ha detto il 24 volte campione del Grande Slam Novak Djokovic.
“Questo intero caso non aiuta affatto il nostro sport”.
BBC Sport analizza le questioni chiave al centro di un argomento complesso.
**Sinner potrebbe ancora essere sospeso?**
Sì. La Wada cerca di applicare a Sinner una squalifica da uno a due anni a partire dalla data della decisione del Cas.
La Wada è un organismo che produce il Codice Mondiale Antidoping e ne garantisce l’applicazione corretta.
Nel tennis, l’ITIA applica le regole stabilite dalla Wada. È la prima volta che la Wada presenta un ricorso contro un caso gestito dall’ITIA.
Nel caso di Sinner, la Wada ritiene che la conclusione del panel indipendente secondo cui il giocatore non avrebbe colpa o negligenza sia “non corretta secondo le norme applicabili”.
Sinner non ha contestato la presenza di tracce di clostebol nel suo test delle urine e la Wada non sta mettendo in discussione la sua spiegazione di come la sostanza sia entrata nel suo sistema.
Tuttavia, ritiene che il giocatore debba assumersi una parte della responsabilità.
**Sinner sarà privato dei suoi titoli del Grande Slam?**
No. La Wada ha dichiarato che “non sta cercando di annullare alcun risultato” ad eccezione delle sanzioni già imposte dal tribunale indipendente.
Sinner è stato privato dei punti di classifica e del montepremi derivanti dalla sua corsa alle semifinali di Indian Wells, dove ha fallito il primo test.
Le sue due vittorie nel Grande Slam – agli Australian Open di gennaio e agli US Open di settembre – restano inalterate.
**Quando il Cas sentirà l’appello e quando sarà annunciata una decisione?**
Non ci sono tempi definiti per questi procedimenti, ma l’esperienza di altri casi riferiti al Cas suggerisce che quello di Sinner potrebbe non essere concluso per diversi mesi.
Il 4 ottobre, il Cas ha confermato di aver ricevuto il ricorso della Wada e che i procedimenti arbitrali erano iniziati.
Ha dichiarato che “le parti stanno scambiando documenti scritti” e che “è in fase di formazione un panel di arbitri che deciderà la questione”.
Una volta costituito, il panel emetterà istruzioni procedurali e terrà l’udienza.
La decisione del panel del Cas sarà definitiva e vincolante, anche se ogni parte ha il diritto di presentare ricorso al Tribunale Federale Svizzero entro 30 giorni.
**Didascalia video**: Sinner “sorpreso” dal ricorso della Wada
**Cos’è il clostebol?**
Il clostebol è uno steroide anabolizzante che può essere utilizzato per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche.
È presente nella lista delle sostanze proibite della Wada dal 2004.
Il clostebol è un principio attivo in una crema o spray dermatologico chiamato Trofodermin, usato per trattare abrasioni cutanee, tagli e ferite ed è disponibile in Italia senza prescrizione.
Secondo la legge italiana, il confezionamento del Trofodermin deve avere un simbolo visibile che indica la presenza di una sostanza vietata dalla Wada.
**Qual è stata la spiegazione di Sinner?**
L’indagine ha accettato che Sinner fosse stato contaminato involontariamente dal clostebol dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi.
La squadra di Sinner ha sostenuto con successo che Naldi stesse applicando il Trofodermin – fornitogli dal preparatore atletico di Sinner, Umberto Ferrara, un farmacista qualificato – a un taglio sulla propria mano.
Successivamente Naldi ha eseguito trattamenti di massaggio sul giocatore senza guanti e la sostanza è stata trasferita.
Gli esperti scientifici dell’ITIA hanno ritenuto plausibile questa spiegazione.
Sinner aveva elogiato il professionalismo di Naldi e Ferrara prima di annunciare – poco dopo la diffusione della notizia – di non sentirsi più “sicuro” a lavorare con loro a causa dei loro “errori”.
**Perché Sinner è stato autorizzato a continuare a giocare?**
Sinner ha ricevuto immediatamente una sospensione provvisoria dopo ciascun test fallito, secondo le regole dell’ITIA.
Le sospensioni sono state revocate dopo rispettivamente un giorno e tre giorni perché ha presentato ricorso con successo contro la decisione.
La capacità degli avvocati di Sinner di reagire rapidamente, presentando appello lo stesso giorno in cui sono stati informati dei test falliti, gli ha permesso di continuare a giocare.
Sinner, che ha vinto oltre 22 milioni di sterline in premi in carriera e ha stipulato contratti di sponsorizzazione con Nike e Gucci, ha avuto il vantaggio di potersi permettere rappresentanza legale specializzata – a differenza di molti altri giocatori in situazioni simili.
**Sinner è stato trattato diversamente?**
Sono state sollevate anche domande sulla velocità della risoluzione e su come il caso sia stato tenuto segreto.
In termini di velocità del processo, Sinner ha ammesso la colpa e ha fornito prove che hanno convinto il panel di non aver dopato intenzionalmente.
Ciò rende il caso più semplice da trattare. Appena il panel ha accettato la sua spiegazione, ha potuto continuare a giocare.
La privacy è stata garantita, come previsto dalle regole ITIA, una volta revocata la sospensione provvisoria.
“Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto”, ha dichiarato Karen Moorhouse, amministratore delegato dell’ITIA.
“Il modo in cui un caso si sviluppa è determinato dalle sue circostanze, fatti e scienza unici.”
**Come ha reagito il mondo del tennis?**
Diversi colleghi di Sinner hanno messo in discussione la gestione del caso, mentre altri lo hanno sostenuto.
L’australiano ex finalista di Wimbledon Nick Kyrgios – figura polarizzante – è stato uno dei principali critici, e il britannico Liam Broady ha detto di “interrogarsi su molte cose” nella storia di Sinner.
Tara Moore, giocatrice britannica sospesa provvisoriamente per due anni mentre contestava un’accusa di doping di cui è stata infine scagionata, ha suggerito che i migliori giocatori sono “trattati diversamente”.
Ci sono state anche richieste di maggiore “coerenza” da parte di Djokovic e Roger Federer nel modo in cui ogni caso – indipendentemente dal ranking o dalla ricchezza di un giocatore – viene gestito.
Il norvegese due volte finalista major Casper Ruud ha concluso che non vi è “discriminazione” a favore di Sinner se “hai letto i documenti”, mentre il famoso allenatore Dani Vallverdu ha affermato che per Sinner deve essere “un incubo assoluto”.