Il mondo del tennis non è nuovo alle sorprese, ma quella che ha colpito questa volta ha lasciato tutti a bocca aperta. Le nomination per gli ATP Awards 2024, annunciate il 25 novembre, hanno scatenato un’ondata di discussioni e incredulità. Tra l’entusiasmo generale, un’assenza clamorosa ha fatto scalpore sia tra i tifosi che tra gli esperti: Jannik Sinner e il suo allenatore Darren Cahill non sono nemmeno stati presi in considerazione! Una decisione che ha suscitato non poche polemiche, soprattutto alla luce della straordinaria stagione del tennista italiano. Tra le voci più critiche spicca quella di Brad Gilbert, ex allenatore di Coco Gauff, che non ha esitato a esprimere il proprio disappunto.
Le Nomination e l’Omissione di Sinner
Le nomination per le quattro categorie principali degli ATP Awards sono state ampiamente condivise sui social media, ma l’assenza del nome di Sinner ha sorpreso tutti, in particolare nelle categorie di “Giocatore Più Migliorato dell’Anno” e “Premio Fair Play.” Ancora più sorprendente è stata l’esclusione di Darren Cahill dalla lista dei candidati per il titolo di “Allenatore dell’Anno.” I coach selezionati includono Xavier Malisse (allenatore di Alexei Popyrin), Emmanuel Planque (allenatore di Giovanni Mpetshi Perricard), Michael Russell (allenatore di Taylor Fritz), Brad Stine (allenatore di Tommy Paul) e James Trotman (allenatore di Jack Draper). Questa decisione ha lasciato perplessi molti osservatori, tra cui Brad Gilbert.
Gilbert ha espresso il suo sconcerto su X (ex Twitter), commentando un post con le nomination: “Dov’è il team Sin City per l’allenatore dell’anno?” In un altro post, in risposta a un fan che gli chiedeva un parere sull’esclusione di Cahill, Gilbert ha affermato: “Pensavo fosse abbastanza ovvio.” La delusione di Gilbert è comprensibile, considerando la stagione straordinaria che Sinner ha vissuto nel 2023.
La Stagione Straordinaria di Sinner
Jannik Sinner, a soli 23 anni, ha conquistato ben otto titoli in questa stagione, inclusi due tornei del Grande Slam: l’Australian Open e lo US Open. Il suo bilancio di vittorie-sconfitte è impressionante, con 73 vittorie contro sole 6 sconfitte, portando la sua percentuale di successi al 92,4%. Inoltre, Sinner ha avuto un ruolo cruciale nella vittoria dell’Italia in Coppa Davis, guidando la squadra con prestazioni eccezionali. In tutte queste imprese, Darren Cahill è stato al suo fianco, fornendogli un supporto fondamentale sia dal punto di vista tecnico che mentale.
L’assenza di Sinner e Cahill dalle nomination ha quindi suscitato un’ondata di critiche e delusione tra i fan e gli addetti ai lavori. Molti ritengono che i due avrebbero meritato un riconoscimento per i risultati ottenuti e per l’impegno profuso durante l’intera stagione.
Le Teorie sull’Esclusione: Il Caso Doping
Una delle teorie più discusse riguarda il presunto legame tra l’esclusione di Sinner e il controverso caso di doping che lo ha coinvolto. L’ex giocatrice tedesca Andrea Petkovic ha espresso la sua opinione durante un’intervista con Rennae Stubbs per il podcast “The Rennae Stubbs Podcast.” Secondo Petkovic, l’ATP avrebbe voluto evitare il rischio di imbarazzo nel caso in cui Sinner o Cahill avessero ricevuto un premio e poi fossero stati coinvolti in uno scandalo. “Credo che stiano cercando di proteggersi da una situazione in cui lui riceve il premio per il fair play, Darren quello di allenatore dell’anno, e poi viene squalificato per alcuni mesi,” ha dichiarato Petkovic. “È solo un modo per proteggersi,” ha aggiunto.
Il riferimento è al fatto che Sinner è risultato positivo a basse concentrazioni di un metabolita del clostebol durante il torneo di Indian Wells. Anche se la sentenza iniziale dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) si è conclusa a suo favore, la questione non è ancora del tutto risolta. L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha infatti presentato un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS), il cui verdetto è ancora in attesa. Secondo alcuni esperti, questa incertezza avrebbe spinto l’ATP a escludere Sinner e Cahill dalle nomination, per evitare potenziali polemiche future.
Le Reazioni della Comunità Tennistica
La reazione di Brad Gilbert è solo una delle tante manifestazioni di disappunto. Molti tifosi e analisti hanno sottolineato come l’assenza di Sinner sia ingiustificata dal punto di vista sportivo. Il giovane italiano ha dimostrato non solo un talento straordinario, ma anche un comportamento esemplare dentro e fuori dal campo. Cahill, dal canto suo, è stato fondamentale nel guidare Sinner verso la maturità agonistica, contribuendo alla sua crescita e ai suoi successi.
Alcuni osservatori ritengono che l’ATP dovrebbe rivedere i criteri di selezione, assicurandosi che i premi riflettano veramente le prestazioni e i contributi degli atleti e dei loro allenatori. La mancata inclusione di Sinner solleva domande sulla trasparenza e sull’imparzialità del processo di selezione.
Conclusioni: Un’Esclusione che Fa Rumore
L’esclusione di Jannik Sinner e Darren Cahill dagli ATP Awards 2024 rappresenta uno dei temi più discussi nel mondo del tennis. La loro assenza solleva interrogativi non solo sui criteri di selezione, ma anche sull’impatto delle controversie extra-sportive sulle decisioni dell’ATP. Resta da vedere se Sinner o Cahill decideranno di commentare direttamente la situazione. Nel frattempo, la comunità tennistica continua a interrogarsi: cosa serve davvero per essere riconosciuti come i migliori?