Nelle aspre distese alpine dell’Alto Adige, dove Jannik Sinner ha impugnato per la prima volta una racchetta tra gli echi delle piste da sci, si sta scrivendo un nuovo capitolo per il numero uno al mondo. Il 18 marzo 2025, mentre il mondo del tennis fremeva di attesa, il 23enne fenomeno italiano ha annunciato un’audace aggiunta al suo cammino di rientro: l’Hamburg Open, un torneo ATP 500 su terra rossa in programma dal 17 al 24 maggio. Questa mossa, svelata proprio mentre la primavera sussurra nella campagna tedesca, segnala l’intenzione di Sinner di affinare il suo gioco in vista del ritorno da una sospensione di tre mesi per doping, che terminerà il 4 maggio. Con l’Italian Open già fissato come punto di rientro il 7 maggio, Hamburg si pone ora come una tappa cruciale, un’occasione per perfezionare la sua maestria sulla terra rossa prima che il grande palcoscenico di Roland Garros si apra il 25 maggio. Per un atleta il cui ascendente ha catturato l’Italia e oltre, questo calendario ampliato è una testimonianza della sua fame di riconquistare il trono.
Il viaggio di Sinner verso questo momento è stato tutt’altro che ordinario. La sua sospensione, un’ombra gettata sulla sua brillante carriera, è nata da due test positivi al clostebol, uno steroide vietato, a marzo 2024, rilevati durante Indian Wells. Ne è seguito un turbine: un’iniziale assoluzione ad agosto da parte di un panel indipendente, che ha accettato la sua tesi di contaminazione accidentale tramite uno spray di un fisioterapista, solo per vedere l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) richiedere una sanzione più dura. La vicenda si è protratta per quasi un anno, un peso che Sinner ha portato persino mentre sollevava trofei agli US Open e difendeva il titolo degli Australian Open a gennaio 2025. “Questo caso mi ha perseguitato per quasi un anno,” ha riflettuto, la voce ferma di determinazione, “e il processo aveva ancora molto tempo davanti, con una decisione forse solo a fine anno.” L’accordo—una squalifica di tre mesi dal 9 febbraio al 4 maggio—ha preservato i suoi titoli, un sollievo che ha accolto con pragmatismo: “Ho sempre accettato di essere responsabile per la mia squadra e riconosco che le regole severe della WADA sono una protezione importante per lo sport che amo.”
Ora, con la fine della squalifica in vista, lo sguardo di Sinner è fisso sulla terra rossa—una superficie che deve ancora conquistare pienamente, nonostante le semifinali a Roland Garros nel 2024. L’Italian Open, un ritorno a casa a Roma, segnerà il suo primo colpo di racchetta, un’opportunità per sentire il ruggito dei suoi connazionali al Foro Italico. Ma Hamburg, incastrato appena un giorno prima dell’inizio del Roland Garros, è la sorpresa—un debutto in un torneo ricco di storia, dove sarà il primo numero uno al mondo a competere dai tempi di Roger Federer nel 2008. “Per la prima volta nella sua carriera, Jannik Sinner parteciperà all’Hamburg Open 2025,” hanno proclamato gli organizzatori, il loro entusiasmo palpabile mentre vantavano un campo che include Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas e Holger Rune. È una scommessa calcolata—più pratica di gioco sulla terra, una superficie che richiede pazienza e grinta, qualità che Sinner ha affinato sui campi duri ma che ora deve tradurre.
La decisione riflette un uomo non scoraggiato dalle avversità. Il 2024 di Sinner è stato un capolavoro—tre Slam, gli ATP Finals, un record di 70-4—eppure la nube del doping ha messo alla prova il suo carattere. “Sta tornando da una squalifica, ma la sua inclusione ad Hamburg dimostra il suo impegno per l’eccellenza,” ha osservato un insider, catturando il sentimento di un mondo del tennis ansioso di rivederlo in azione. Hamburg offre non solo preparazione, ma una dichiarazione—un’occasione per scrollarsi di dosso la ruggine e zittire i critici come Nick Kyrgios, che aveva definito l’accordo “un giorno triste per il tennis”. Il team di Sinner, però, lo vede come una rivincita. “È chiaro che Jannik non avesse intenzione, consapevolezza, né abbia tratto vantaggi competitivi,” ha sostenuto il suo avvocato, inquadrando la squalifica come un ostacolo, non una fine, nel suo cammino.
Per l’Italia, dove la “Sinnermania” ha trasformato una nazione pazza per il calcio in un popolo di appassionati di tennis, questo ritorno è un ritorno a casa in grande stile. I Carota Boys, i suoi superfan travestiti da carote, probabilmente seguiranno il viaggio da Roma ad Hamburg, il loro fervore un faro di sostegno. Sinner, nativo di lingua tedesca dell’Alto Adige, ha un seguito anche in Germania—il suo titolo ad Halle l’anno scorso un preludio a questa incursione sulla terra rossa. “Riuscirà il numero uno al mondo e campione Slam in carica a conquistare anche Rothenbaum?” ha stuzzicato l’Hamburg Open, alimentando l’attesa per uno scontro che potrebbe dare il tono a Parigi. Con 11.830 punti in classifica, il vantaggio di Sinner su Zverev e Alcaraz resta formidabile, ma i 2.100 punti che perderà per i Masters saltati come Indian Wells e Miami aggiungono urgenza alla sua campagna sulla terra.
Con l’avvicinarsi di maggio, il team rinnovato di Sinner—senza il fisioterapista e l’allenatore legati all’incidente di doping—traccia un percorso verso la redenzione. Hamburg non è solo un torneo; è un banco di prova, un’opportunità per fondere la sua ferocia sui campi duri con le sottigliezze della terra rossa. “Punta a raggiungere il picco in tempo per Roland Garros,” ha lasciato intendere un confidente stretto, sottolineando la posta in gioco. Per un atleta che ha trasformato gli ostacoli in trampolini di lancio, questa nuova tappa nel suo calendario è più che logistica—è una dichiarazione: la Volpe è tornata, e pronta a cacciare.
Leave a Reply