Jannik Sinner ha già delineato i tornei ai quali parteciperà nel 2025, ma un’ombra inquietante aleggia sul suo futuro: quanto potrebbe influire una possibile squalifica per doping? L’attenzione è tutta concentrata sul verdetto del TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) riguardo all’appello presentato dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping), il cui esito potrebbe rivelarsi decisivo per il prosieguo della carriera del tennista altoatesino.
Preparazione per il 2025 e primi appuntamenti
La preparazione di Sinner per la nuova stagione inizierà a dicembre, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il suo dominio nel circuito. Come nel 2024, il numero uno del ranking ATP non prenderà parte a nessun torneo ufficiale prima degli Australian Open. Il suo ritorno in campo avverrà direttamente nel primo Slam della stagione, in programma dal 12 al 26 gennaio, dove difenderà il primo titolo Slam conquistato in carriera. Questo appuntamento sarà cruciale non solo per confermare la sua leadership, ma anche per allontanare le polemiche legate alla vicenda del Clostebol.
Febbraio e tornei europei
Dopo l’Australian Open, il calendario prevede la sua partecipazione al torneo ATP 500 di Rotterdam, in programma dal 3 al 9 febbraio. Tuttavia, molto dipenderà dalla decisione della WADA. Al momento, nessun altro impegno è previsto per febbraio. Sinner tornerà in campo direttamente a marzo per affrontare i due tradizionali Masters 1000 negli Stati Uniti: Indian Wells (5-16 marzo) e Miami (19-30 marzo). Questi due tornei rappresenteranno tappe fondamentali per consolidare il suo status di numero uno, oltre a essere un banco di prova importante in vista della stagione sulla terra rossa.
Cambiamenti nella stagione sulla terra battuta
Proprio riguardo alla stagione su terra battuta, si prospettano alcune novità. Darren Cahill, uno dei coach di Sinner, ha recentemente sottolineato come il passaggio rapido dalle superfici dure alla terra battuta, avvenuto nel 2024, abbia rappresentato un problema. Per evitare gli stessi errori, Sinner potrebbe saltare il Masters di Monte Carlo, che l’anno scorso aveva segnato l’inizio della sua campagna sulla terra. La decisione definitiva non è ancora stata annunciata, ma tutto lascia pensare che il focus sarà su altri tornei.
Tra gli appuntamenti confermati figura l’ATP 500 di Monaco di Baviera (14-20 aprile), come annunciato sui social. Questo rappresenterà un debutto sulla terra tedesca per Sinner, un’opportunità per testare il suo gioco in una competizione che precede due tornei chiave: il Mutua Madrid Open (23 aprile – 4 maggio) e soprattutto gli Internazionali BNL d’Italia (7-18 maggio), un appuntamento che il due volte campione Slam considera uno degli obiettivi principali della stagione. La possibilità di trionfare davanti al pubblico italiano sarebbe un traguardo significativo, anche in vista del Roland Garros.
Obiettivi principali: Roland Garros e Wimbledon
Il secondo Slam della stagione, il Roland Garros, si terrà dal 25 maggio all’8 giugno. Questo torneo rappresenta un banco di prova fondamentale, specialmente considerando il dominio storico di Rafael Nadal e Novak Djokovic su questa superficie. Per Sinner, il sogno è quello di diventare il primo italiano a trionfare a Parigi, un’impresa che consoliderebbe ulteriormente la sua fama internazionale.
Nessuna modifica prevista, invece, per la stagione sull’erba. Il programma di Sinner prevede la partecipazione all’ATP 500 di Halle (16-22 giugno), seguita dall’appuntamento più prestigioso della stagione: il torneo di Wimbledon (30 giugno – 13 luglio). Dopo la semifinale raggiunta nel 2023, Sinner punta a superare quella soglia e magari sollevare il trofeo nel tempio del tennis mondiale.
L’incognita del caso Clostebol
Al di là della programmazione, il futuro di Sinner è ancora incerto a causa della vicenda doping. La WADA ha infatti presentato ufficialmente un appello al TAS, contestando la decisione di assolvere il tennista italiano. Se il verdetto dovesse essere sfavorevole, Sinner rischierebbe una squalifica che potrebbe compromettere l’intera stagione. In un’intervista all’Associated Press, il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha espresso fiducia nella giustizia sportiva, ma non ha nascosto una certa preoccupazione.
“Non so, ma forse c’è qualcuno che vuole fermare Sinner. Magari in Italia qualcuno spera che lo blocchino, ma a noi non interessa. Il caso Clostebol è stato chiarito in ogni aspetto, tutto il mondo ha capito cosa è successo, tranne qualche imbecille. Ho detto a Jannik che questa è una prova per le persone di buon senso. Penso che il peggio sia passato e ho fiducia nel TAS: ora è solo una formalità,” ha dichiarato Binaghi.
Opinioni contrastanti
Non tutti, però, condividono l’ottimismo di Binaghi. L’ex tennista Omar Camporese, ad esempio, ha espresso forti dubbi sul procedimento in corso: “Tutta questa vicenda è sconcertante. La WADA è molto irritata per i precedenti legati ai nuotatori e ciclisti cinesi, e ora non vuole lasciare nulla di intentato. Purtroppo, è toccato a Jannik. Ci sono voci secondo cui una squalifica potrebbe arrivare, anche se nessuno sa ancora di quale entità.”
In definitiva, il 2025 di Jannik Sinner si preannuncia pieno di sfide, dentro e fuori dal campo. Se da un lato c’è l’ambizione di consolidare il suo status di numero uno e aggiungere altri titoli importanti al suo palmarès, dall’altro la questione doping rappresenta una spada di Damocle che potrebbe cambiare il corso della sua carriera.