Jannik Sinner ha vissuto il miglior anno della sua carriera, ma molti credono che avrebbe dovuto rimanere fuori dai campi per gran parte del 2024, dopo aver fallito due test antidoping lo scorso marzo.
Nel mese di marzo, Sinner è risultato positivo per due volte a uno steroide anabolizzante, ma il 20 agosto un tribunale indipendente ha stabilito che non era colpevole e non ha imposto alcuna punizione. Il tribunale ha accolto la spiegazione di Sinner, secondo la quale la sostanza vietata sarebbe entrata nel suo corpo a causa di un massaggio ricevuto dal suo fisioterapista, che aveva usato uno spray contenente lo steroide per curare un taglio su un dito.
Tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, cercando di imporre una sospensione fino a due anni al 23enne italiano, dopo aver depositato l’appello il mese scorso.
In una dichiarazione, la WADA ha spiegato: “È opinione della WADA che il riscontro di ‘assenza di colpa o negligenza’ non fosse corretto secondo le regole applicabili. La WADA sta cercando di ottenere un periodo di inammissibilità compreso tra uno e due anni. La WADA non sta cercando la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quello già imposto dal tribunale di prima istanza”.
Sinner poteva quindi aspettarsi una sospensione dal tennis dopo il fallimento di un test antidoping, ma è stato autorizzato a continuare a giocare e ha trionfato nel Miami Open, il primo torneo in cui ha partecipato dopo essere stato informato dell’accaduto dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA). Con quella vittoria ha guadagnato un premio di 1.100.000 dollari, e ha poi continuato il suo anno di successi, arrivando in semifinale al Masters di Monte-Carlo, guadagnando 274.425 €, e ai quarti di finale del Masters di Madrid, incassando altri 161.995 €.
Al Roland Garros ha guadagnato 650.000 € per essere arrivato in semifinale, 421.790 € per la vittoria nel torneo su erba di Halle, e 375.000 £ per la sua apparizione ai quarti di finale di Wimbledon. In agosto ha ricevuto un premio di 170.940 $ per essere arrivato ai quarti di finale al Canadian Open e ha incassato 1.049.460 $ per aver trionfato al Cincinnati Masters e 3.600.000 $ per la sua vittoria agli US Open.
Una sconfitta contro Carlos Alcaraz nella finale del China Open gli ha fruttato ulteriori 374.340 $, e ha aggiunto altri 1.100.000 $ con la vittoria al Shanghai Masters. Infine, con la sua vittoria al Six Kings Slam in Arabia Saudita, ha portato a casa 6 milioni di dollari, raggiungendo un totale incredibile di 13.970.000 $ guadagnati dopo il test antidoping fallito al torneo di Indian Wells, otto mesi fa.
Se Sinner fosse stato sospeso in attesa di un verdetto dell’ITIA, come è accaduto ad altri giocatori dopo aver fallito un test antidoping, sarebbe tornato in campo solo agli US Open. Tuttavia, la sua reputazione e le sue potenziali entrate per il 2024 avrebbero subito un colpo, mentre l’ingente somma di denaro che ha guadagnato quest’anno sottolinea quanto sia stata significativa la decisione dell’ITIA di consentirgli di continuare a giocare, sia per la storia a breve termine che per quella a lungo termine del tennis.
Il ricorso della WADA garantisce che questa storia esplosiva continuerà a fare rumore fino al 2025, con Sinner che, per la prima volta, ha rivelato quanto tutto ciò abbia avuto un impatto su di lui.
In una recente intervista con Sky Sport Uno in Italia, Sinner ha condiviso il suo punto di vista sugli eventi degli ultimi mesi: “Sono successe tante cose in questo periodo che ho cercato di mettere da parte e di capire qual è la cosa giusta da fare in quel momento”.
Sinner ha ringraziato il suo team per il supporto in questo momento difficile, affermando: “Devo ringraziare il mio team che è stato vicino a me tutto il tempo, ne avevo bisogno. Ad esempio, Darren non è tornato in Australia, è stato con me, mio padre è venuto. Grazie a loro mi sono sentito al sicuro. Protetto”.
Ha continuato spiegando come, nonostante la pressione, riesca a trovare la concentrazione una volta in campo: “Sono felice di come ho gestito tutto perché è stato molto difficile. Ma nel momento in cui entro in campo e metto il cappello, per me esiste solo la pallina da tennis. Sul campo, mi sento al sicuro. Poi abbiamo visto che è difficile giocare così, ma questo è un altro discorso. Ma mi sento al sicuro. Quando vedo la palla e sto per servire, tutto il mio focus e il mio desiderio è di colpire la palla sul campo. Perché alla fine è il mio lavoro e la mia passione. Il problema e il lavoro dovevano essere separati”.
Sinner ha anche rivelato di aver vissuto momenti di grande tormento interiore, in particolare la notte prima di affrontare Daniil Medvedev nei quarti di finale di Wimbledon a luglio, a causa di problemi fisici che gli rendevano difficile portare a termine la partita.
“Ho sempre cercato di sentirmi bene in campo, mi sono sempre allenato, mi sono sempre preparato mentalmente per giocare bene a tennis e alla fine è proprio per questo che ce l’ho fatta. Anche perché, questa è la cosa più importante, se avessi saputo che fosse colpa mia, a mio parere, non avrei giocato in quel modo”.
Sinner ha concluso condividendo quanto fosse difficile parlare apertamente di questa situazione con molte persone, e come l’incertezza sulle conseguenze abbia influenzato la sua vita: “È stato molto difficile, normalmente sono sempre in controllo, e invece lì è stato abbastanza facile perdere il controllo. Dopo qualche settimana mi sono svegliato una mattina e ho detto: ‘Non ho fatto niente di sbagliato’. Non sapevo nulla, e quindi per me era già finita, poi quello che esce dal giudice, quello che può o non può uscire alla fine non posso più controllarlo, giusto?”
Questo difficile capitolo per Sinner e la sua carriera non è ancora chiuso, ma lui ha mostrato una straordinaria forza nel superarlo, restando concentrato sul suo lavoro e sulla sua passione, il tennis.