Jannik Sinner ha dato al pubblico di Torino molto di cui gioire nel suo esordio alle ATP Finals, superando Alex de Minaur in due set con un netto 6-3, 6-4. Il tennista italiano ha iniziato alla grande la sua campagna, cercando di migliorare rispetto allo scorso anno, quando perse in finale contro Novak Djokovic.
Questa volta, tuttavia, una rivincita con Djokovic non è in programma, dato che il serbo non parteciperà alle ATP Finals a causa di un infortunio. La sfida contro De Minaur rappresentava un test impegnativo, dato che l’australiano si affaccia per la prima volta su questo palcoscenico prestigioso. Nonostante il debutto difficile, De Minaur ha cercato di tenere testa a Sinner, ma l’italiano ha dominato l’incontro dimostrando la sua maturità e il suo crescente status di leader del tennis mondiale.
Il coach di Grigor Dimitrov, Jamie Delgado, ha offerto un parere sulla difficoltà di affrontare un giocatore come Sinner, sottolineando che per battere il numero uno del mondo è necessario variare il gioco. Tuttavia, come ha osservato Delgado, questa è una strategia più facile a dirsi che a farsi, specialmente quando si affronta un giocatore del calibro di Sinner, reduce dalla sua settima vittoria consecutiva a livello di tour.
Un altro elemento che rende Sinner ancora più pericoloso a Torino è il sostegno del pubblico di casa. Quando gli è stato chiesto cosa ami di più del giocare in Italia, il giovane talento non ha avuto dubbi. “Deve essere il pubblico,” ha detto Sinner dopo la vittoria contro De Minaur, come riportato dal sito ATP. “Deve essere l’energia. Amo giocare a casa. È un grandissimo onore, e aspettavo con impazienza questo momento.”
La partita di Sinner contro De Minaur è stata un’esperienza speciale anche perché segnava il suo ritorno competitivo in Italia nel 2024, dopo aver saltato il torneo di Roma. “Oggi è stata una serata fantastica. Non ho giocato a Roma quest’anno, quindi questa è stata la mia prima partita [nel 2024] in Italia. L’accoglienza è stata caldissima, incredibile. Non vedo l’ora di affrontare il prossimo match.”
Tra il pubblico presente per sostenere il campione italiano c’erano volti noti dello sport, come la stella del tennis femminile Jasmine Paolini e la leggenda del calcio Giorgio Chiellini. Anche gli altri tennisti italiani Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego non hanno voluto perdersi l’esordio di Sinner, mostrando il grande spirito di squadra e solidarietà che caratterizza il movimento tennistico italiano.
Sinner può ora vantare un impressionante record di 8-0 contro De Minaur e ha raggiunto la sua 66ª vittoria stagionale a livello di tour. Questo lo pone al pari con Alexander Zverev, che, per sua fortuna, è stato inserito in un altro gruppo, evitando così una potenziale sfida diretta con l’italiano in questa fase del torneo. Zverev affronterà invece Carlos Alcaraz, Casper Ruud e Andrey Rublev nel Gruppo John Newcombe di Torino.
Il prossimo avversario di Sinner sarà l’americano Taylor Fritz, in quello che sarà il remake della finale degli US Open, vinta dall’italiano. L’energia e il sostegno dei tifosi torinesi all’Inalpi Arena saranno senza dubbio un fattore cruciale per Sinner, che sembra trarre il massimo da ogni applauso e incitamento ricevuto.
Il match di 85 minuti contro De Minaur ha confermato la determinazione di Sinner, che sta dimostrando di meritare il suo status di favorito. La sua abilità nel gestire la pressione e la capacità di portare a casa vittorie in modo convincente sono qualità che promettono bene per il prosieguo del torneo. “La fiducia cresce,” ha detto l’italiano, mostrando un atteggiamento maturo e concentrato. “Ora devo solo restare focalizzato.”
Con un calendario ricco di sfide importanti e un pubblico tutto dalla sua parte, Jannik Sinner si prepara a proseguire il suo percorso alle ATP Finals, con l’obiettivo di portare a casa un titolo che avrebbe un sapore speciale, conquistato di fronte ai suoi connazionali. La strada è lunga e difficile, ma il tennista di San Candido ha già dimostrato di avere il talento e il carattere per affrontare e superare ogni ostacolo.