Jannik Sinner si Confessa: “Un Senso di Paura” Dopo il Caso di Doping
Jannik Sinner, attuale numero 1 del mondo nel tennis, ha rivelato le difficoltà emotive vissute durante lo scandalo doping che lo ha travolto nel 2024. Nonostante fosse certo della propria innocenza, l’italiano ha dovuto affrontare mesi di incertezza e pressioni dopo essere risultato positivo al clostebol, uno steroide anabolizzante, durante i controlli antidoping.
L’incidente è avvenuto durante il Masters di Indian Wells, lo scorso marzo, quando Sinner è stato sottoposto a due test di routine. Con grande sorpresa, entrambi i campioni sono risultati positivi. Dopo un’indagine interna, è stato stabilito che la contaminazione derivava da uno spray da banco utilizzato dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi. Lo spray, destinato a trattare un taglio, ha introdotto accidentalmente il clostebol nel corpo di Sinner durante un massaggio, poiché Naldi non si era lavato accuratamente le mani dopo l’applicazione del prodotto.
L’Indagine ITIA e l’Assoluzione
Nonostante lo shock iniziale, Sinner ha presentato immediatamente un appello, riuscendo a continuare a giocare. Ad agosto, l’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha concluso che il giocatore non aveva alcuna colpa o negligenza in merito all’accaduto. Questa sentenza ha evitato qualsiasi sospensione per l’italiano, che è riuscito a portare avanti una stagione straordinaria, confermandosi campione degli Australian Open e degli US Open.
Tuttavia, mentre il mondo del tennis seguiva con attenzione lo sviluppo della vicenda, Sinner ha vissuto un periodo personale estremamente difficile.
“Un Periodo Difficile e Solitario”
In un’intervista a Esquire, Sinner ha raccontato il peso emotivo della vicenda:
“È stato un periodo difficile. Non potevo parlare con nessuno al riguardo. Non potevo sfogarmi o cercare aiuto. Tutte le persone che mi conoscono e mi guardano giocare si erano accorte che c’era qualcosa che non andava in me. Ho passato notti insonni, perché anche se sei certo della tua innocenza, sai che queste cose sono complesse. Tutti hanno detto subito la verità, e questo mi ha permesso di continuare a giocare. Ma a Wimbledon ero pallido. E anche dopo, il mio rapporto con le persone era segnato dalla paura. Entravo nel clubhouse a Cincinnati per allenarmi e pensavo: Come mi stanno guardando? Cosa pensano davvero di me? Ho capito chi sono i miei veri amici”.
Cambiamenti nello Staff e Decisioni Difficili
Quando la notizia del test antidoping positivo è diventata pubblica, il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore atletico Umberto Ferrara – che avrebbe acquistato lo spray – sono finiti al centro delle critiche. Alla fine, il 23enne ha deciso di separarsi da entrambi, una scelta sofferta ma necessaria per andare avanti.
Prestazioni Straordinarie nonostante Tutto
La stagione 2024 di Sinner è iniziata nel migliore dei modi, con la conquista del suo primo titolo Slam agli Australian Open. Nei primi quattro tornei dell’anno, il suo bilancio era stato impressionante: 21 vittorie e una sola sconfitta.
Nonostante il caso doping, Sinner è riuscito a mantenere un livello di gioco straordinario. Nel corso della stagione, ha conquistato i titoli di Halle, Cincinnati, US Open, Shanghai, le ATP Finals e la Coppa Davis con l’Italia. Dal 10 giugno, data in cui ha raggiunto per la prima volta il numero 1 del ranking ATP, Sinner non ha più lasciato quella posizione.
L’Appello del WADA e l’Incertezza
A complicare ulteriormente la situazione, a settembre, la WADA ha deciso di appellarsi alla sentenza dell’ITIA, cercando una squalifica di uno o due anni per l’italiano. Questo ha aggiunto ulteriore pressione, poiché Sinner ha dovuto affrontare gli ultimi due mesi della stagione sapendo di dover tornare in tribunale.
Quando gli è stato chiesto come sia riuscito a mantenere prestazioni così elevate nonostante le difficoltà, Sinner ha dato credito al suo psicologo per averlo aiutato a migliorare la sua reazione mentale agli eventi.
“Accettarmi. Sono maturato; mi capisco di più. Può sembrare banale, ma conoscersi è fondamentale. Ho lavorato molto su questo con [lo psicologo dello sport] Riccardo Ceccarelli. A volte perdevo partite perché spendevo troppe energie – i crampi, il disagio iniziavano. Ma quando ho cominciato ad ammettere i miei errori, ho fatto piccoli passi avanti. Durante le partite, dimentico facilmente l’errore. In allenamento, invece, cerco subito di migliorarmi, e questo è sbagliato”, ha spiegato.
“Deluso e Sorpreso” dall’Appello
L’appello del WADA al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha lasciato Sinner profondamente amareggiato. “Ovviamente sono molto deluso e anche sorpreso da questo appello, perché abbiamo avuto tre udienze. Tutte e tre sono state molto positive per me. Lo sapevo da un paio di giorni che avrebbero fatto ricorso, e oggi è diventato ufficiale”, ha dichiarato a settembre.
Dopo la vittoria alle ATP Finals, Sinner si è detto fiducioso riguardo all’esito della prossima udienza al CAS:
“No, sono già stato in questa posizione tre volte. Abbiamo avuto tre udienze, e tutte e tre sono andate a mio favore, il che è positivo. Ovviamente non è una situazione in cui mi piace essere. Ma, sai, continuerò a lavorare insieme a tutti, come ho fatto prima, e vedremo cosa ne uscirà. Sono molto positivo su come andrà a finire”, ha affermato.
La sentenza del CAS sul caso Sinner è attesa per l’inizio del 2025.
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